21 Luglio 2020 louis

Tutta la musica in generale è bella perché varia, e non esiste nulla di scontato quando si ascolta o si suona qualcosa, perciò il suo mondo è così affascinante. Gli stili ed i generi musicali che abbiamo imparato a conoscere nel tempo sono davvero tanti, per non parlare poi di ogni singola sfaccettatura che ognuno di essi può avere, ed è davvero molto difficile dichiararsi fan di un genere o dell’altro.

Potremmo forse dire che blues, pop, rock, jazz, funky, soul, fusion, heavy metal, e tanti altri stili musicali che combinano insieme elementi caratteristici presi un po’ dall’uno ed un po’ dall’altro genere, ci hanno fornito sicuramente una buona base di cultura musicale nell’arco del tempo; intorno al 1960 poi, tutto il mondo della musica è stato investito dalla grande diffusione dell’elettronica, che ha portato con se nuove idee musicali e modi diversi di concepire la musica.

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Origini della musica elettronica

Il primo strumento elettronico di cui si hanno notizie certe è il dinamòfono, conosciuto anche come ‘thelarmonium’, ovvero un particolare tipo di organo ritenuto praticamente l’antenato del celebre organo ‘Hammond’, e fu l’avvocato ed inventore statunitense Thaddeus Cahill ad inventarlo nell’anno 1897. Le sue spropositate dimensioni e la scarsa maneggiabilità e praticità ne sfavorirono però la diffusione, ed in breve tempo lo strumento si rivelò un vero e proprio fiasco commerciale.

Ormai entrati nel secolo XX, troviamo poi la brillante invenzione del theremin ad aprire la strada alla musica elettronica; questo rivoluzionario strumento musicale scoperto e prodotto dal fisico russo Leon Theremin (da cui il nome dello strumento), si basa sul controllo della frequenza e del volume di onde elettromagnetiche, delle quali si può modificare la struttura con il semplice movimento delle mani. Circa 10 anni più tardi, fu invece la onde martenot del francese Maurice Martenot ad irrompere decisamente sul mercato degli strumenti elettronici, e fu praticamente la prima tastiera analogica monofonica.

Elementi caratteristici di questo genere musicale

In effetti si è concretamente iniziato a parlare di musica elettronica soltanto agli inizi del 1940, unitamente con il sorgere dei primi studi di registrazione europei specializzati nella produzione di musica d’avanguardia; nel 1960 fu poi l’avvento del moog a caratterizzare definitivamente questa nuova tendenza verso l’elettronico, spianando la strada verso nuovi stili e nuove sonorità.

Nei decenni successivi tutte le neonate tecnologie elettroniche furono sviluppate ed ottimizzate, e la musica elettronica iniziò ad essere sempre più presente in quasi tutti i generi musicali a partire dal ‘rock psichedelico’ e dalla ‘fusion sperimentale’, per poi proseguire il suo cammino fino ai giorni nostri, dove segue dominando la scena e sfornando in continuazione aggiornamenti e nuovi prodotti.
Oggi esistono molti generi musicali caratterizzati da una forte impronta elettronica: jungle, drum and bass, hip hop, house, chill out, new beat, dubstep, sono tutti caratterizzati da una massiva presenza di strumenti e tecnologie basati sull’elettronica, ed ormai è quasi impossibile farne a meno.

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Esponenti della musica elettronica

Lasciando per un attimo da parte i nomi celebri che abbiamo incontrato prima e che sappiamo essere stati tra i pionieri dell’introduzione della musica elettronica in Europa, oggi troviamo una vasta schiera di musicisti e DJ che si servono delle più aggiornate tecnologie di musica elettronica: il musicista olandese Armin Van Buuren è ad esempio uno di essi, così come il DJ francese David Guetta, molto conosciuto per aver fatto tantissime collaborazioni musicali con molti artisti famosi e non.

Anche la DJ di origine canadese Deadmau5 ha caratterizzato la sua electrohouse colorandola con effetti e suoni frutto dell’elettronica, come del resto anche il noto DJ Tiesto (anch’egli dei Paesi Bassi) e i cantanti Akon, Ne Yo e Kelly Rowland, tutti pazzi per la musica elettronica e nuovi ‘sperimentatori’ di ogni singola novità che questo vastissimo settore può offrire.

Il genere elettronico nell’attualità

Nei primi anni del nuovo millennio i software musicali per comporre musica si sono sviluppati considerevolmente, e sono ormai tantissimi gli strumenti musicali e gli apparati elettronici sul mercato ad essere sempre più utilizzati per comporre musica o suonarla dal vivo; molte band moderne si avvalgono oggi dell’uso di computers e controllers midi, sequencers e campionatori, loopers e samplers, ed i suoni che si riescono a creare sono semplicemente fantastici.

Attualmente è in particolar modo la EDM (electronic dance music) a dominare la scena della musica elettronica moderna; prima Michael Jackson e Madonna, poi i Daft Punk e Moby, e ancor più recentemente i DJ David Guetta, Tiesto, Skriller, sono tra gli artisti più ‘elettronici’ della nostra generazione, e non finiscono mai di stupire arricchendo la loro musica con suoni e tecnologie sempre più all’avanguardia, cosa che al pubblico sembra piacere davvero tanto.